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  • particolare del campanile del XIII° sec.

    La Parrocchia di S.Agata e la comunità guanelliana di Ferentino

    vi danno il Benvenuto nel nostro portale!

  • La guerra è una pazzia!

    Preghiamo per la Pace.

    Dona Signore la Pace ai nostri cuori!

  • Per noi Cristo si è fatto obbediente fino alla morte e a una morte di croce. Per questo Dio lo esaltò e gli donò il nome che è al di sopra di ogni nome.

    SS.Crocifisso di fra Vincenzo da Bassiano

  • particolare della navata centrale

    Vuoi conoscere la storia della tua Chiesa?

  • dedicata alla Madonna dei Sette Dolori

    Cappella sotterranea

    Uno dei primi oratori cristiani della Città e primo luogo di sepoltura del Martire Ambrogio, patrono di Ferentino e della Diocesi
Chi siamo...in breve

Al servizio del dono di Cristo: chiamati a donare ciò che abbiamo ricevuto!

L'editoriale mensile

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Domenica 26 maggio nella festa della Santissima Trinità la nostra parrocchia festeggia l'ingresso nell'anno 65mo della sua nuova dedicazione (https://www.parrocchiasantagata.com/.../447-consacrazione...) e per l'occasione vuole fare memoria dell'80mo anniversario del bombardamento. Pregheremo il Rosario, celebreremo l'Eucaristia ed ai piedi di quel Campanile, scampato alla distruzione bellica del 1944, vogliamo fare memoria di quella immane tragedia che si rinnova purtroppo anche ai nostri giorni. Termineremo con una bella sorpresa.
"Quando giungemmo a Porta S.Agata si profilò nel cielo un altro stormo di aerei: ci rannicchiammo sotto l’arco della Porta, ci demmo reciprocamente l’assoluzione sacramentale "in articulo mortis"...
Volevamo poi proseguire tra le macerie delle case distrutte, quando cominciarono ad esplodere, in mezzo alle macerie, bombe a scoppio ritardato. Dovemmo indietreggiare: urgeva la nostra presenza presso i superstiti; e d’altronde intorno a S. Agata c’era silenzio di morte".(MEMORIA STORICA DEL VESCOVO TOMMASO LEONETTI redatta nel 1978 su richiesta di don Luigi Di Stefano)
 

Di seguito il link dove trovare i libri editi dalla nostra parrocchia negli ultimi decenni: Libri editi dalla Parrocchia

 

Riflessione sul Vangelo del giorno

di don Luigi Maria Epicoco 

Il sintomo che dice che stiamo vivendo una vita davvero buona non sono le conquiste, gli obiettivi raggiunti, i risultati portati a casa, ma la gioia. Chi è nella gioia, qualunque cosa sta vivendo, si trova a vivere una vita degna di questo nome. Ma da cosa nasce questa gioia? “Il Vangelo di oggi risponde proprio a questa domanda: “Come il Padre ha amato me, così anch'io ho amato voi. Rimanete nel mio amore”. Chi si sente amato è nella gioia. Il segreto è rimanere attaccati a questo amore. Ora però nasce un ulteriore domanda: come si fa a rimanere attaccati all’amore? Gesù risponde così: “Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore”. Vivere come Egli ci chiede di vivere significa rimanere attaccati al suo amore. Non è una questione emotiva o sentimentale, ma è una questione concreta. È come se una persona ti dicesse “se mangi ti sazi”. Il gesto concreto di mangiare ti porta un beneficio, ma il semplice profumo o desiderio del pane non ti serve a sfamarti. Il Vangelo non serve ad emozionarci, ma ad essere messo in pratica. Alcune volte ci riusciremo meglio, altre volte peggio ma in ogni caso il tentativo di metterlo in pratica ci mantiene legati al Suo amore, e in questo legame accade questa promessa: “Questo vi ho detto perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena”. Gv 15,9-11 - Sant'Atanasio, Vescovo e Dottore della Chiesa - Memoria

 

News

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Gesù è Risorto!

"Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro". La Pasqua inizia quando ancora è buio, quando si ha l'impressione che il venerdì santo sia infinito. La Pasqua inizia quando si decide di mettersi in cammino in quel buio con la speranza nel cuore che accada qualcosa. La Pasqua è questa donna che si aggira in quel luogo di dolore senza ancora sapere fino in fondo che ormai tutto è cambiato. La Pasqua è l'assenza del "corpo" del reato, è una pietra rotolata, un sepolcro vuoto. Quando si sperimenta il vuoto lì c'è finalmente abbastanza spazio per accogliere Dio. Egli infatti si rivela a chi gli fa spazio, e certe volte è il dolore che abbiamo vissuto che ha traumaticamente ha fatto spazio dentro di noi distruggendo la maggior parte delle certezze che prima avevamo. Il mattino di Pasqua ci si sente molto deboli, ma questo non è un impedimento perchè l'unica forza che ci viene chiesta è quella di correre a constatare che le cose non sono più come le avevamo credute. La Pasqua è intuire che quando tutto sembrava finito qualcosa invece stava iniziando: "Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario – che era stato sul suo capo – non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte. Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette". (don Luigi Epicoco)

Gv 20,1-9

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    SAN MATTIA, APOSTOLO - FESTA

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    MERCOLEDÌ DELLA VII SETTIMANA DI PASQUA

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    GIOVEDÌ DELLA VII SETTIMANA DI PASQUA

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    maggio 2024

    VENERDÌ DELLA VII SETTIMANA DI PASQUA

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  • Domenica

    19 maggio 2024

    DOMENICA DI PENTECOSTE - SOLENNITÀ - MESSA DEL GIORNO - ANNO B

    Lo Spirito del Signore riempie l’universo;
    egli, che tutto abbraccia,
    conosce ogni linguaggio. Alleluia. (Sap 1,7)


Parrocchia Sant'Agata V. e M. - Opera don Luigi Guanella - Via Casilina Sud, 4 - 03013 Ferentino (FR) - This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.