La benedizione dei gessetti dell'Epifania
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Tra le svariate benedizioni previste per la festa dell'Epifania, il Rituale Romanum propone anche la benedizione della "creta" con cui scrivere sulla porta di casa propria i nomi dei tre Re Magi, a custodia e protezione per tutto l'anno dei componenti della famiglia. Questa tradizione non è mai stata molto presente in Italia, mentre nei territori germanici e soprattutto in Polonia è quanto mai viva e diffusa.
Da noi, di solito, questo è il periodo in cui i parroci riprendono la benedizione delle case. Ma oggi, purtroppo, molto spesso non vengono più i sacerdoti a portare la benedizione di Dio di casa in casa. Ecco che può rivelarsi molto utile questo formulario. Si portano al sacerdote i gessetti da far benedire, poi con essi si scrive sulla porta di casa, o anche sulle porte interne, il nome (ma basta l'iniziale) dei tre santi magi, aggiungendo l'anno spezzando in due la cifra. Di solito il risultato ha questa questa forma:
20*G + M + B *10
Benedictio cretae
in Festo Epiphaniae
V/. Adjutorium nostrum in nomine Domini.
R/. Qui fecit caelum et terram.
V/. Dominus vobiscum.
R/. Et cum spiritu tuo.Bene + dic, Domine Deus, creaturam istam cretae: ut sit salutaris humano generi; et praesta per invocationem nominis tui sanctissimi, ut, quicumque ex ea sumpserint, vel in ea in domus suae portis scripserint nomina sanctorum tuorum Gasparis, Melchioris et Baltassar, per eorum intercessionem et merita, corporis sanitatem, et animae tutelam percipiant. Per Christum Dominum nostrum. R/. Amen.
Et aspergatur aqua benedicta.
Benedici, Signore Dio, questa terra (o questo gesso) tua creatura: perchè abbia un salutare effetto per il genere umano; e concedi, per invocazione del tuo santissimo nome, che chiunque l'avrà gustata o con essa avrà scritto sulle porte di casa sua i nomi dei tuoi santi Gaspare, Melchiorre e Bardassarre, per la loro intercessione e i loro meriti, riceva la salute del corpo e la protezione dell'anima. Per Cristo nostro Signore. AmenLe reliquie dei Santi Magi, trafugate dalla Chiesa di sant'Eustorgio a Milano, furono trasportate a Colonia dall'Imperatore Federico Barbarossa dopo la distruzione della basilica milanese nel 1162. Sono tuttora esposte in splendido reliquiario presso l'altare maggiore della Cattedrale di Colonia. Il Venerabile Beda racconta che san Gaspare, il più giovane dei Magi, quello con la faccia da europeo, portò a Gesù l'incenso. San Melchiorre, più maturo e con la barba, di origine semita, rappresenta l'Asia e porta a Gesù l'oro. San Badassarre, il re magio africano, porta a Gesù la Mirra. La leggenda dice inoltre che in tarda età furono battezzati da San Tommaso apostolo sulla via delle Indie, e morirono in fama di santità (qualcuno dice martiri). Comunque le loro feste negli antichi martirologi sono: 1 gennaio san Gaspare, 6 gennaio san Melchiorre, 11 gennaio san Baldassarre.