Giovanni di Ruysbroek
Ruysbroeck è un piccolo villaggio a sud di Bruxelles dove, sul finire del secolo XIII, nacque Giovanni, detto «l'Ammirabile». Il titolo di «Beato» gli è stato riconosciuto solo nel 1908, ma già da secoli egli era venerato come «Dottore Divino», per la sua profonda dottrina ed esperienza mistica. Gli scritti che ci ha lasciato (tra cui L'ornamento delle nozze spirituali, Il libro della più alta contemplazione e I sette gradi dell'amore divino) furono da lui composti in lingua volgare e non in latino, come allora si usava. Ciò che fa di lui il più grande prosatore fiammingo. Sacerdote a ventiquattro anni, dopo un lungo periodo di attività pastorale, scelse di fondare una piccola comunità monastica indipendente a Valverde (Groenendael), per dedicarsi alla preghiera e alla guida di coloro che lo sceglievano come «maestro spirituale». In un'epoca segnata da facili cedimenti a forme deteriori di falso misticismo, Giovanni difese e insegnò l'autentica vocazione mistica: quella dei semplici cristiani che tendono all'unione con Dio non per mezzo di tecniche raffinate e di pericolosi «quietismi» o «svuotamenti», ma lasciandosi abbracciare amorosamente dalla Trinità, aderendo totalmente al Figlio di Dio fatto uomo e presente nell'Eucaristia, e rafforzandosi attivamente «nel servizio della santa Chiesa» e nell'amore al prossimo. Era persuaso che l'intelletto umano deve soprattutto imparare ad amare. Diceva: «Quando, sulle soglie del mistero, l'intelligenza si arresta, si presenta l'Amore e dice: "entro io!"». Giovanni morì a 89 anni di età e 64 di sacerdozio, portandosi in cuore questa persuasione: «Tutto ciò che di più sublime e di più gioioso si può cantare in cielo e sulla terra è proprio questo: amare Dio, e amare il prossimo in vista di Dio, a causa di Dio e in Dio».