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Antifone "O" - 22 dicembre

  • Liturgia
O Re delle genti,
atteso da tutte le nazioni, (Ag 2,8)
pietra angolare che unisci i popoli in uno: (Ef 2,20)
vieni e salva l’uomo
che hai formato dalla terra! (Gn 2,7)

La pietra angolare ricorda la fedeltà durevole e incrollabile di Dio, la roccia di Israele, ma anche l’opera del futuro Messia.
Senza dubbio nell’Antico Testamento il titolo designa Dio stesso e la salvezza che egli porta al suo popolo, Dio non è forse l’unico luogo sicuro in cui fissare la propria dimora?
Sarà il tardo giudaismo, appoggiandosi su altre citazioni scritturali, a interpretare l’immagine della pietra in senso messianico.
Agli inizi della nostra era, certi commentatori – come i targum – e la stessa Bibbia greca dei Settanta non esitano ad applicare al Messia alcuni passi del profeta Isaia (Is 8,14; 28,16). Il targum del salmo 17 vede nella pietra angolare – sulle cui basi Dio, dopo la rivolta dei Maccabei, avrebbe ricostruito il suo popolo – un figlio di Davide, re e sovrano.Si deve forse riconoscere in esso uno dei successori di Giuda Maccabeo, dopo la restaurazione del tempio e la riconquista a danno degli eserciti greci?

E’ sullo stesso salmo 117 che la Chiesa primitiva si fonderà per attribuire al cristo vincitore della morte i titoli tra loro equivalenti di “roccia” e “pietra angolare”. (At 4,11; 1Pt 2,4-7).
Nella sua azione salvifica, Gesù appariva di fatto come la “pietra che i costruttori hanno scartato e che è diventata testata d’angolo”. (Mc 12,11; Mt 21,37-43).

Al motivo cristologico della pietra viene associato un tema ecclesiologico non privo di dimensioni polemiche(1). Paolo, desideroso di giustificare l’apertura della comunità cristiana alle nazioni pagane, non mancherà di sfruttare nelle sue lettere questa tematica (Ef 2,20).

(1) (Si veda, a questo proposito J. Betz, Christus-Petra-Petrus, in Elise et Tradition, X Mappus, Lyon-Paris-LePuy 1963, p.23)

(Robert Gantoy e Romain Swaeles, benedettini dell’Abbazia di Saint-André de Clerlande, Belgio)